martedì 3 agosto 2021

LA CANCELLAZIONE DELLA MEMORIA di Roberto Pecchioli

Ecco un argomento di fondamentale importanza di cui Domus Cultura si occuperà nei prossimi mesi.

Se avessimo la capacità di elencare e descrivere tutte le modalità di decostruzione dell’umano in atto nella post modernità, dovremmo compilare un’enciclopedia senza fine. Il laboratorio per la distruzione, come lo chiamava l’antropologa Ida Magli, l’officina di Vulcano anti umana e transumana, lavora h.24, non va mai in ferie e si pone ogni giorno nuovi obiettivi, vincendo le sue ignobili battaglie per assenza di contraddittorio nell’Occidente in bilico tra il tramonto e la notte.                                                                                                                              Uno degli obiettivi del nemico è la cancellazione della memoria. Traiamo la sua definizione da Wikipedia, la Bibbia globalista politicamente corretta: “la memoria è la funzione psichica e neurale di assimilazione, attraverso dati sensibili provenienti dall'ambiente esterno mediante fattori percettivi quali gli organi di senso, e l’elaborazione di questi dati attraverso la mente e il cervello sotto forma di ricordi ed esperienza al fine dell’apprendimento, dello sviluppo dell’intelligenza e delle capacità cognitive, psichiche e fisiche dell’individuo. “Il più diffuso criterio di classificazione si basa sulla durata della ritenzione del ricordo, con l’identificazione di tre tipi diversi di memoria: la memoria sensoriale, la memoria a breve termine (MBT) e la memoria a lungo termine (MLT). 

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